I friggitelli, chiamati anche “peperoncini del fiume” (o “peperoncini del ciummo” in Campania) sono peperoncini verdi dal gusto dolce, più piccoli e sottili dei comuni peperoni, ma ugualmente versatili. Ideali da aggiungere alla farcitura della pizza, al condimento della pasta o dei risotti, nonché da trasformare in pesto o in salse da abbinare agli ingredienti più diversi o da cucinare ripieni al forno, danno il meglio di sé nella versione più semplice: tuffati nell’olio e serviti come contorno. Proprio in questa versione sono consumati a Napoli, dove il nome “friggitelli” (qui chiamati “friarelli” o meglio “puparuoli friarelli”) indica tanto l’ingrediente quanto la ricetta tradizionale che ti riporto di seguito. Vedrai che il risultato ti stupirà con la sua esplosione di gusto!
Ingredienti per 4 persone
- Friggitelli 500 g
- Olio extravergine d’oliva 100 g
- Sale (meglio se in fiocchi) q.b.
Procedimento
Per preparare questo piatto, per prima cosa lava i friggitelli sotto l’acqua fresca corrente per eliminare ogni impurità. Asciugali poi molto bene con uno strofinaccio pulito.
In una padella capiente dal fondo largo fai scaldare bene l’olio. Non appena l’olio sarà a temperatura, cuoci i friggitelli. Soffriggili per qualche minuto finché si abbrustoliranno sulla parte inferiore, poi girali anche dall’altro lato e abbrustoliscili uniformemente per un altro paio di minuti.
Terminata la cottura, disponili uno vicino all’altro su di un piatto da portata, cospargici sopra dei fiocchi di sale di Maldon (o sale comune) e i tuoi friggitelli sono pronti!
Note & consigli
*A differenza dei peperoni i friggitelli possono essere mangiati interi, senza bisogno di eliminare i filamenti interni. I semi sono concentrati in prossimità del picciolo e possono essere rimossi insieme ad esso dopo la cottura.
Varianti della ricetta
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Conservazione
Una volta pronti ti consiglio di gustare al momento i tuoi friggitelli; in alternativa, puoi anche conservarli in frigorifero chiusi in un contenitore ermetico per 1-2 giorni al massimo. Sconsiglio la congelazione.
