Pardulas

Qualche anno fa, in un normale giorno infrasettimanale, un fattorino ha suonato alla Factory e mi ha consegnato un vassoio pieno di dolci sardi meravigliosi. Tra le paste di mandorla, le pabassine e i savoiardi spiccavano anche le pardulas… e io me ne sono innamorata! 

Qualche tempo dopo sono anche stata fortunata e durante una vacanza le ho assaggiate appena fatte dalle mani di una signora sarda: la maestria con cui l’ho vista miscelare semola, strutto e acqua per creare la base, e la rapidità con cui chiudeva la sfoglia attorno al ripieno di ricotta mi hanno affascinata, e ovviamente appena tornata a casa ho dovuto riprodurle per mostrarvele! 

Questi dolci vengono chiamati anche casadinas, o formaggelle, e venivano un tempo preparate sopratutto nel periodo pasquale. Oggi per fortuna non mancano mai in nessun periodo dell’anno, ed è semplice trovarle anche nelle panetterie e nelle pasticcerie. Si tratta di dolci freschi, ma che si conservano bene per qualche giorno, e sono una delle ricette più antiche della Sardegna: per farle come vuole la tradizione si dovrebbe utilizzare solo ricotta di pecora, più asciutta e compatta, perfetta per non bagnare la sfoglia e ottenere la corretta consistenza.  Ti aspetto in cucina per lasciarti la mia ricetta!

vassoio con dolci tipici sardi

PREPARAZIONE: 30 min. COTTURA: 25-30 min. RIPOSO: 60 min. DIFFICOLTÀ: facile COSTO: economico

Ingredienti per circa 20 pardulas

Per la pasta

semola rimacinata di grano duro 200 g
strutto 30 g
acqua 100 g

Per il ripieno

ricotta di pecora 340 g
zafferano 1 bustina
tuorli d’uovo 2
scorza di 1 limone
scorza di 1 aranciazucchero 140 g
semola rimacinata di grano duro 75 g
lievito in polvere per dolci 6 g

Procedimento

Per l’impasto

Unisci alla semola rimacinata di grano duro lo strutto a temperatura ambiente e l’acqua. Mischia il tutto a mano e poi impasta sul piano di lavoro fino ad ottenere un impasto liscio.

Una volta pronto, avvolgilo nella pellicola e lascialo riposare per almeno mezz’ora in frigorifero.

Per il ripieno

In una ciotola setaccia la ricotta sgocciolata, poremendola con una marisa contro un colino a maglie strette. A parti sciogli lo zafferano nei tuorli.

Unisci alla ricotta le scorze d’agrume e lo zucchero, amalgamando il tutto con una frusta a mano. Poi aggiungi anche le uova, il la semola e il lievito per dolci. Mischia bene il tutto con una marisa formando una crema liscia ed omogenea, che metterai un una sac à poche e farai riposare in frigorifero.

Prendi ora la pasta e con l’aiuto di un matterello stendila fino ad uno spessore di 2mm, poi con un coppa pasta a cerchio da 10 cm di diametro, ricava dei dischi (del peso di circa 15 g l’uno), premici al centro circa 30 g del ripieno preparato e  chiudi la pasta pizzicando i bordi fino a formare 8 punte per dare la tipica forma delle párdulas.

Disponi i dolcetti su di una leccarda foderata con carta da forno e cuocile in forno statico a 160° per 30 minuti.

Note

* Tradizionalmente si usa lo strutto, ma se vuoi puoi sostituirlo con il burro

** La ricotta di pecora è essenziale per la riuscita della ricetta, perchè a differenza di quella di mucca, è più compatta e asciutta e permette una migliore riuscita e conservabilità dei dolci

*** Quando usi le scorze degli agrumi, ricordati sempre di sceglierli biologici se puoi, e di lavarli prima con cura.

Sardegna golosa

La Sardegna ha mille anime e lo si vede nei suoi territori e nella sua cucina: si passa dai piatti profumati di pesce, ai piatti prettamente di terra, ricchi di carne e verdure. Io nel tempo ne ho provati un po’, provo a lasciarti qualche ricetta tra quelle che mi sono piaciute di più!

Conservazione

Le pardulas si conservano bene in frigorifero ben coperte per 2-3 giorni. Se vuoi, puoi anche congelarle.

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