Variante originale di un grande classico della pasticceria newyorkese, la cheesecake al pistacchio è ideale per chi ama la frutta secca

Cheesecake al pistacchio

  • Preparazione: 0h 40m
  • Riposo: 6h 0m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: medio
  • Porzioni: 8 porzioni
  • Metodo cottura: Senza cottura

Le cheesecake sono torte versatili, che puoi preparare in tutte le stagioni e in qualsiasi occasione, declinandole variamente a seconda dei tuoi gusti e degli ingredienti che hai a disposizione. Un po’ come succede per il tiramisù, oltre alla  cheesecake classica newyorkese (ideale da accompagnare con una coulis di fragole) puoi sbizzarrirti con le varianti, scegliendo tra quelle a base di frutta, al caffè, al cioccolato. Oggi te la propongo nella versione con crema di pistacchio e granella,  ideale per chi ama la frutta secca!

Ingredienti

Per una tortiera da 20 cm di diametro

PER LA BASE

  • Biscotti secchi 270 g
  • Burro 220 g

PER LA FARCITURA

  • Mascarpone 245 g
  • Panna fresca liquida 245 g
  • Crema spalmabile al pistacchio zuccherata160 g
  • Zucchero a velo 50 g
  • Gelatina alimentare 9.7 g

PER DECORARE

  • Crema spalmabile al pistacchio 250 g
  • Granella di pistacchio q.b.

Allergeni

Cereali e derivati Latte Frutta a guscio

Procedimento

PER LA BASE

Metti i biscotti nella tazza di un cutter (robot da cucina munito di lame) e frullali fino a ridurli in una polvere sottile. Poi fondi il burro al microonde, aggiungilo ai biscotti sbriciolati e aziona di nuovo la macchina per mischiare il tutto.

Trasferisci il composto ottenuto nella tortiera con la base e i bordi foderati di carta forno, compattalo bene con il dorso di un cucchiaio (sulla base puoi usare anche un batticarne) in modo da coprire non solo il fondo dello stampo ma anche i bordi fino a 1 cm dalla sommità.

Metti in frigorifero a rassodare per mezz’ora.

PER LA CREMA

Metti la gelatina alimentare in una ciotolina con una quantità d’acqua pari a 5 volte il suo peso (in questo caso 50 g) e, quando sarà ammorbidita (ci vorranno 10 minuti) falla scaldare al microonde a 600 watt per 30-40 secondi affinché si sciolga completamente. Lasciala intiepidire.

Nella ciotola della planetaria munita di frusta monta il mascarpone con lo zucchero e la crema di pistacchio. Poi versaci dentro l’acqua con la gelatina e la panna, e mescola fino ad ottenere una crema liscia.

Ottenuta una crema omogenea, versala sulla base di biscotti ricoprendola in modo uniforme. Livella la superficie con una spatola e rimetti in frigorifero per altre 3 ore finché la crema non si sarà solidificata.

DECORAZIONE

Trascorso il tempo indicato, fai scaldare leggermente la crema spalmabile al pistacchio (in microonde a 600 watt per 10 secondi alla volta fino ad ottenere il risultato desiderato) modo da renderla più fluida e versala sopra la crema solidificata, creando uno strato uniforme che arrivi a filo con i bordi di biscotto.

Rimetti tutto a rassodare per 30 minuti in frigorifero. Infine estrai la cheesecake dallo stampo e decorala coprendo tutto il perimetro con la granella di pistacchi.

La tua cheesecake al pistacchio è pronta per essere servita!

Note & consigli

*Come per tutte le torte a strati, per far sì che la tua cheesecake al pistacchio riesca perfettamente, è fondamentale che rispetti i tempi di raffreddamento, altrimenti non riuscirai a tagliarla ottenendo delle fette definite.

 

Varianti della ricetta

Se ami i dolci al pistacchio, ti suggerisco di provare anche la mia crostata fredda con ricotta e pistacchi, la torta morbida pistacchio e gianduia e il rotolo al cacao con crema al pistacchio. Se invece vuoi mantenere l’abbinamento con lo yogurt, prova anche il plumcake al pistacchio e yogurt.

Conservazione

Puoi conservare la tua torta in frigorifero per 2 giorni coperta con una campana per dolci.

Curiosità

Il pistacchio comunemente utilizzato in cucina è il seme dell’omonima pianta, che fruttifica con un ciclo biennale e produce fiori unisessuali: ciò significa che ci sono piante che producono solo fiori maschili e altre che generano fiori solo femminili (solo queste producono frutti). In Italia ne esistono molte varietà: la più diffusa è la Bianca (Napoletana o Nostrale), seguita dalla Cappuccina, dalla Cerasola, dall’Insolia, dalla Silvana e dalla Femminella. Di recente sono entrate nel mercato nazionale anche le cultivar Kern, Red Aleppo e Larnaka. Ma la più famosa resta senza dubbio quella siciliana di Bronte, che vanta la denominazione DOP.

4.5/5
vota