Spinacino di vitello ripieno

Quanto mi piace lo spinacino! Conosci questa ricetta? Si tratta di un secondo piatto di carne tradizionale e succulento, ideale per un pranzo in famiglia nel weekend.

Per preparare uno spinacino ripieno da manuale, la base di partenza è molto importante: dovrai infatti far preparare dal tuo macellaio di fiducia una “tasca” a regola d’arte, perfetta per essere farcita con il tuo ripieno preferito. Pensa che Alfredo, il proprietario della piccola macelleria che prediligo quando voglio viziarmi un pò, non appena mi vede sorride e mi dice “Sonia, ho tenuto da parte il taglio perfetto per il tuo spinacino della domenica!”

La versione che ti offro oggi, e che ho preparato insieme a Sonia Paladini di “The diary of Sonia”, è arricchita da un ripieno di erbette e rappresenta una variante semplice ma molto gustosa che, credimi, ti conquisterà al primo assaggio. Vuoi sapere il mio segreto? Servo lo spinacino con un bel contorno di patate al forno e ne tengo da parte metà per portarlo in tavola il giorno dopo. Fidati: sarà ancora più buono!

Spinacino di vitello ripieno

PREPARAZIONE: 30 min. COTTURA: 1 ora e 10 minuti DIFFICOLTA‘: bassa COSTO: medio

Ingredienti per 4 persone

spinacino di vitello 700 g
cipolla tritata 120 g
erbette pulite 220 g
Parmigiano Reggiano grattugiato 100 g
pane grattugiato 50 g
uovo medio 1
olio extravergine di oliva 6 cucchiai
vino bianco secco 100 g
sale e pepe q.b.

Procedimento

Per preparare il tuo spinacino di vitello devi partire dalla carne: fai tagliare a regola d’arte lo spinacino di vitello dal macellaio in modo da ottenere una tasca interna capiente che poi andrai a farcire. Munisciti anche di ago (molto grosso) e di filo bianco robusto oppure di uno spago sottile da cucina.

Occupati del ripieno

In un piccolo pentolino poni la cipolla tritata con un paio di cucchiai di olio extravergine e lasciala rosolare per 5 minuti. Aggiungi un pizzico di sale poi unisci il vino bianco a temperatura ambiente e fallo evaporare completamente a fuoco dolce.

Nel frattempo prendi le erbette lavate e scolate, spezzale a metà e riponile in un capiente tegame antiaderente con un filo di olio e un pizzico di sale. Coprile con il coperchio e lasciale appassire.

Quando le erbette saranno appassite, scolale in un colino a maglie strette e strizzale per bene, poi tritale finemente.
In una ciotola capiente metti il pangrattato, versaci sopra le cipolle bollenti e mischia il tutto. Aggiungi le erbette, il Parmigiano Reggiano, l’uovo e amalgama gli ingredienti, assaggia il composto ed evenutalmente aggiusta di sale e pepe.

Assembla e cuoci

Prendi lo spinacino e infila il ripieno nella tasca creata, poi cuci i bordi con ago e filo*.

Irrorala con olio extravergine una padella o una teglia, poni il tegame sul fuoco per scaldarlo poi aggiungi lo spinacino farcito e fallo rosolare per bene su tutti i suoi lati. Volendo, una volta rosolato, puoi sfumarlo con un altro pò di vino bianco. Cuoci la carne in forno statico preriscaldato a 150°-160° per circa 50 minuti, aggiungendo ogni tanto sul fondo della teglia poco brodo di carne o vegetale fino a fine cottura.

Una volta cotto, estrai lo spinacino dal forno, avvolgilo in un foglio di alluminio e lascialo riposare per 15 minuti prima di tagliarlo a fette e servirlo.

Accompagna il tuo spinacino di vitello ripieno con verdure saltate, patate al forno o insalata mista.

Note

* Fai attenzione a non riempire troppo la tasca, altrimenti la carne potrebbe rompersi durante la cottura e far fuoriuscire il ripieno.

Vitello, buono e versatile

Amo la carne di vitello, per tanti motivi: è facilmente reperibile, è digeribile e il suo sapore delicato la rende perfetta per moltissimi piatti diversi. Proprio per tutte queste ragioni ho preparato, nel corso del tempo, tante ricette che hanno questo ingrediente come protagonista. Eccoti un elenco delle mie ultime idee… a tutto vitello. Non lasciartele sfuggire!

Scopri di più su: vivailvitello.it

Conservazione

Lo spinacino di vitello ripieno si conserva in frigorifero per massimo due giorni. Puoi anche congelarlo, sia da crudo che da cotto. In questo caso consumalo entro due mesi.

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