Semplici biscotti di pasta frolla guarniti con confetture di frutta di vari gusti e colori

Biscotti primavera

  • Preparazione: 0h 40m
  • Cottura: 0h 15m
  • Riposo: 1h 0m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 20 pezzi
  • Metodo cottura: Forno
  • Cucina: Italiana

I biscotti primavera sono una versione divertente dei classici biscotti di pasta frolla, che proprio come si fa per molte torte o crostate, vengono farciti con della confettura di albicocche, di fragole e di lamponi e risultano ideali per la colazione o per l’ora del te, in alternativa ai classici biscotti da inzuppo, nonché alle paste di mandorle o al tradizionale ciambellone

Ingredienti per 20 biscotti

PER LA PASTA FROLLA

  • Farina 00 250 g
  • Burro morbido140 g
  • Zucchero a velo 100 g
  • uovo medio (50 g)1
  • Estratto di vaniglia 1 cucchiaino
  • Limone la scorza grattugiata1

PER GUARNIRE

  • Confettura di albicocche 60 g
  • Confettura di fragole 60 g

Allergeni

Cereali e derivati Latte Uova

Procedimento

PER LA PASTA FROLLA

Nella ciotola della planetaria munita di foglia metti la farina e il burro morbido tagliato a cubetti e la farina; aziona la macchina ed effettua la “sabbiatura”. Aggiungi poi gli altri ingredienti (scorza di limone, zucchero a velo, uovo ed estratto di vaniglia) e continua a lavorare il composto fino a renderlo omogeneo.

Una volta pronto l’impasto, trasferiscilo sul piano della cucina leggermente infarinato e finisci di lavorarlo a mano in modo da formare un panetto; poi appiattiscilo, avvolgilo nella pellicola trasparente e mettilo in frigorifero per almeno mezz’ora.

COMPOSIZIONE

Trascorso questo tempo estrailo dal frigorifero, dividilo in pezzetti da 25 g l’uno, dandogli la forma di tante palline. Una a una schiacciale leggermente con un bicchiere dal fondo infarinato fino a ottenere dei dischi dal diametro di circa 4 cm. Poi mettile in un coppapasta da 4,5 di diametro affinché non si allarghino troppo e con le dita forma delle fossette al centro a seconda del disegno che vuoi ottenere: forma due fossette per ottenere la forma di un cuore, 4 per una farfalla e 5 per un fiorellino.

Quando avrai premuto le fossette necessarie, togli il coppapasta e spremi dentro alle fossette le confetture prescelte in modo da ottenere un bel gioco di colori. In più, nel biscotto a forma di fiore, metti una piccolissima pallina di frolla al centro che simuli il bottone del fiore, mentre nella farfalla poni al centro un piccolo bastoncino in verticale che simuli il corpo della farfalla.

Disponi i biscotti completati su una teglia foderata di carta forno e poi lasciali riposare in frigorifero per almeno mezz’ora.

COTTURA

Trascorso il tempo di riposo cuoci i tuoi biscotti in forno statico a 170° per 13-15 minuti, facendo attenzione a non farli scurire. Quindi sfornali e lasciali raffreddare.

I tuoi biscotti primavera sono pronti per essere gustati!

Note & consigli

*Se vuoi puoi preparare la frolla anche con il cutter, utilizzando però il burro freddo di frigorifero.
*Il passaggio dei biscotti nel coppapasta serve a contenere la frolla e quindi a non farli espandere troppo durante la composizione, dal momento che durante la cottura in forno si appiattiranno ulteriormente. Allo stesso modo il passaggio in frigorifero prima dell’infornata servirà a evitare che la frolla si deformi durante la cottura.

Varianti della ricetta

Come sempre nel caso dei biscotti di frolla, puoi personalizzare la ricetta a seconda dei tuoi giusti. Per esempio puoi realizzarli con la pasta frolla senza burro, con la pasta frolla alle mandorle o alle nocciole, oppure variare la farcitura sostituendola con una confettura di pesche, di fichi, di ciliegie, di uva fragola, o con una marmellata di limoni.

Conservazione

Puoi conservare le tue gocciole per qualche giorno a temperatura ambiente all’interno in una scatola di latta per biscotti o in un contenitore a chiusura ermetica. 

Curiosità

Per quanto riguarda l’origine di marmellate e confetture esistono diverse leggente: la più nota la fa risalire a Caterina D’Aragona (moglie di Enrico VIII d’Inghilterra), che per nostalgia e in omaggio ai frutti della sua terra avrebbe inventato la prima marmellata d’arance della Storia. Un’altra ne attribuisce la creazione a Maria de’ Medici (regina di Francia) che a causa di una carenza di vitamine, avrebbe mandato i suoi uomini di corte in Italia per portarle gli agrumi della sua terra. Questi avrebbero trasportato la frutta all’interno di casse con la scritta “poir Maire ammalate” (“per Maria ammalata”) che gli italiani avrebbero letto, storpiandola, “por marimalade” o “marmelade”, coniando poi il termine “marmellata”.

Al di là delle leggende, oggi sappiamo che l’origine della marmellata è molto più antica: già gli Antichi Greci e Romani usavano bollire la frutta nel vino passito, vino cotto, mosto o miele per prolungarne la conservabilità, poi nel Medioevo, grazie all’introduzione dello zucchero in Europa all’epoca delle Crociate, nacque della prima marmellata prodotta con metodo simile a quello attuale. All’inizio rimase un lusso riservato alle famiglie ricche, ma poi, grazie alla crescente importazione di zucchero di canna dalle colonie, questa conserva dolce si diffuse sempre di più e raggiunse anche la Francia, dove assunse il nome di “confiture” derivante dal verbo “confection” (“confettare”) usato per indicare la trasformazione di un alimento allo scopo di conservarlo.

4.5/5
vota