Un fagottino di pasta fresca all'uovo con un ripieno a base do formaggio, pepe e salame, che si prepara tra Lazio e Abruzzo, soprattutto nel periodo di Pasqua

Calascione laziale

  • Preparazione: 1h 0m
  • Cottura: 0h 30m
  • Riposo: 0h 30m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 16 pezzi
  • Metodo cottura: Forno
  • Cucina: Italiana, Abruzzese, Laziale

Noti anche come calascioni “ciociari”, sono rustici tipici delle tradizione contadina laziale e abruzzese, che si cucinano soprattutto in occasione della Pasqua. Si tratta di fagottini che assomigliano ai panzerotti pugliesi o a dei piccoli calzoni, ma non sono fritti e anziché con l’impasto per la pizza, si preparano con un involucro di pasta fresca all’uovo. Il ripieno invece si ispira ai sapori caratteristici della cacio e pepe, con in più l’aggiunta di altri ingredienti a scelta (come salumi, verdure, alici, pomodori o pancetta). Insomma una vera sfiziosità, ideale da portare sulla tavola dell’aperitivo, ma anche da consumare come spuntino o come street food

Ingredienti per 16 pezzi

PER LA PASTA

  • Farina 00 200 g
  • Uova medie 2
  • Acqua 1 cucchiaio
  • Olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio

PER IL RIPIENO

  • Formaggio grattugiato 100 g
  • Pecorino grattugiato 100 g
  • Pepe nero macinato q.b.
  • Uova medie 2
  • Tuorlo d’uovo 1
  • Salame 100 g

PER SPENNELLARE

  • Uovo medio 1

Allergeni

Cereali e derivati Uova Latte Anidride solforosa e solfiti

Procedimento

per la pasta

Nella ciotola della planetaria munita di foglia metti la farina, le uova, l’acqua e l’olio. Aziona la macchina e impasta per bene fino ad amalgamare tutto.

Ribalta l’impasto sul piano di lavoro e finisci di lavorarlo a mano per qualche minuto in modo da renderlo liscio e omogeneo. Infine dagli la forma di una palla e mettilo a riposare sotto ad una ciotola rovesciata per mezz’ora.

per il ripieno

In una ciotola metti i formaggi grattugiati, aggiungi le uova, il pepe e il salame tagliato in piccoli cubetti.
Amalgama tutto e tieni da parte.

composizione

Stendi l’impasto col matterello o con una macchina tira pasta, fino ad ottenere una sfoglia dello spessore di 1-2 mm.
Poi ricava 16 dischi di 10 cm di diametro (del peso di circa 18-20 g l’uno).
Al centro di ognuno metti circa 25 g di ripieno. Spennella i bordi dei cerchi con un filo di albume e poi chiudi a mezzaluna pizzicando i bordi con le dita per sigillarli bene. Bucherella la superficie con uno stuzzicadenti e disponi i calascioni su una leccarda foderata con carta forno.

cottura

Cuoci i tuoi calascioni in forno statico a 180° per circa 30 minuti, fino a quando saranno belli dorati.

Varianti della ricetta

Alcune varianti della ricetta prevedono l’uso della pasta per il pane invece della pasta all’uovo e l’aggiunta di ingredienti differenti nel ripieno.

Se ami i rustici e vuoi provare altre sfiziosità regionali simili ai calascioni, ti suggerisco di provare anche le panadas di carne, l’impanata di agnello e patate, i baci napoletani, il bartolaccio con patate, i falagoni lucani.

Conservazione

Una volta cotti e raffreddati, puoi conservare i tuoi calascioni in un contenitore ermetico per 2 giorni  a temperatura ambiente. Se invece li congelerai, potrai conservarli fino a 2 mesi.

Curiosità

L’origine del nome di questa ricetta è controversa: secondo alcuni il termine “calascione” potrebbe derivare dal vocabolo latino calassium, cioè “paniere” (nel senso di “contenitore ripieno” o “da riempire”) mentre secondo altri l’etimologia rimanderebbe al nome di un’antico strumento musicale simile al liuto, che veniva utilizzato nella musica napoletana tra 1400 e 1600. 

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