Un primo piatto di pesce tipico della cucina campana, che si prepara con un formato di pasta molto particolare (nota anche come “mezzi paccheri”), e che ricorda appunto degli anelli di calamaro, a cui viene aggiunto un gustoso condimento a base di calamari veri, pomodorini, aglio, prezzemolo e peperoncino. Si tratta forse di un piatto meno noto e meno “rustico” della classica pizza, della pasta patate e provola o delle frittatine di pasta, ma il gusto è davvero delizioso e porta in tavola tutto il sapore (e le forme!) del mare.
Ingredienti per 4 persone
- Calamarata (formato tipico)320 g
- Calamari (550 g puliti)800 g
- Pomodorini ciliegini 500 g
- Aglio 1 spicchio
- Vino bianco 120 g
- Olio extravergine d’oliva 60 g
- Prezzemolo 1 ciuffo
- Peperoncino fresco metà
- Sale q.b.
Allergeni
Procedimento
per i calamari
Per preparare la calamarata per prima cosa dedicati alla pulizia dei calamari: separa i tentacoli dal corpo, poi elimina il rostro (ossia il dente posto al centro dei tentacoli), le interiora, la cartilagine interna e la pelle. Sciacquali sotto acqua corrente e tienili da parte. Con un coltello taglia i calamari ad anelli spessi circa 3 cm. Una volta terminato, mettili in una ciotola insieme ai tentacoli.
In una padella antiaderente scalda l’olio con l’aglio tagliato in due. Non appena l’olio sarà caldo, elimina l’aglio e aggiungi i pomodorini tagliati a metà. Fai cuocere per qualche minuto a fiamma viva fino a quando i pomodorini avranno perso la loro acqua. A questo punto, aggiungi i calamari e sfuma con il vino bianco. Aggiusta di sale, pepe e cuoci altri 5 minuti: i calamari dovranno risultare morbidi.
Nel frattempo, cuoci la calamarata in abbondante acqua salata bollente; mi raccomando: lasciala al dente! Trascorso il tempo di cottura, scolala e trasferiscila direttamente in padella nel condimento a base di calamari.
Fai saltare per amalgamare i sapori e far sì che, grazie all’amido, si formi un’emulsione avvolgente. Infine aggiungi il prezzemolo tritato e servi immediatamente!
Note & consigli
* Scegli dei calamari piccoli, in modo che dopo la cottura risultino ancora più morbidi
Varianti della ricetta
Se vuoi provare altri primi piatti a base di pesce, ti suggerisco anche:
- Spaghetti alla fanese
- Spaghetti con ragù di crostacei, bottarga e limone
- Linguine alle vongole su crema di patate
- Scialatielli vongole e limone
- Pappardelle con vongole e cime di rapa
- Gnocchetti sardi con vongole, bottarga e pomodoro
- Risotto gamberetti e zucchine
Conservazione
La tua calamarata va gustata subito, appena spadellata.
Curiosità
Il nome “calamarata” attribuito al formato di pasta liscia utilizzato per questa ricetta, deriva dal fatto che, una volta preparata, la pasta e gli anelli di calamaro tendono a confondersi nel piatto. È forse l’unico caso in cui è stato un piatto a dare il nome al formato di pasta e non viceversa. Nella tradizione campana ne esistono due versioni, quella classica e quella al cartoccio.