E se il profumo dell’estate sulla Costiera Amalfitana si potesse distillare e conservare in bottiglia? Se stai pensando al tradizionale limoncello (liquore tipico della Campania ideale per accompagnare il dolce a fine-pasto) o alla crema pasticcera al limoncello (ideale per farcire bignè, crostate di pasta frolla o torte a strati di Pan di Spagna) non sei molto lontano…. Ti propongo infatti una ricetta che è una degna via di mezzo tra le due preparazioni precedenti: una bevanda cremosa e avvolgente, che racchiude in sé tutto l’aroma dei limoni, con in più il gusto e la consistenza unici dati dall’aggiunta del latte e della panna.
Ingredienti
per 1, 5 l di liquore
- Limoni grandi, biologici, non trattati6
- Alcool puro a 96° 500 g
- Zucchero 600 g
- Latte fresco intero 800 g
- Panna fresca liquida 200 g
Allergeni
Procedimento
Per prima cosa lava molto bene i limoni sotto l’acqua corrente per eliminare qualsiasi impurità sulla scorza. Asciugali e con l’aiuto di un coltellino o un pela patate sbuccia i limoni togliendo la scorza; fai attenzione a non tagliare anche la parte bianca del limone altrimenti renderà amaro il liquore.
Metti le scorze ottenute in un vaso sterilizzato con chiusura ermetica, aggiungi l’alcool puro e chiudi bene. Fai riposare gli ingredienti nel barattolo in un luogo buio e fresco per circa 30 giorni.
Trascorso il tempo indicato, prendi un pentolino, mettici lo zucchero assieme alla panna e al latte e mescolando portali a bollore. Una volta giunto il bollore e sciolto lo zucchero, trasferisci il composto in una ciotola o in un bricco e lascia raffreddare molto bene. Nel frattempo, filtra l’alcool eliminando le scorze di limone.
Una volta raffreddato il composto di panna, latte e zucchero, unisci l’alcool aromatizzato e, con l’aiuto di un frullatore a immersione frulla per amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Trasferisci ora la crema di limoncello dentro a delle bottiglie sterilizzate con il tappo a chiusura ermetica e lasciala riposare nel freezer una settimana prima di servirlo.
Note & consigli
*Sterilizzare i vasetti è semplicissimo. Ponili a bollore assieme ai relativi coperchi. Abbi cura di avvolgerli in un canovaccio per evitare che si frantumino. Falli infine asciugare in forno tiepido.
*Non temere: l’aggiunta della panna non provocherà la formazione di grumi e non andrà incontro a nessuna modifica in negativo, aggiungerà solo più gusto e conferirà una migliore consistenza.
* L’alcool a 96° lo trovi facilmente in ogni supermercato!
Varianti della ricetta
Se vuoi qualche altra idea di ricette che esaltino il gusto e il profumo dei limoni, ti suggerisco di provare anche:
- Crostata con marmellata di limoni
- Marmellata di limoni
- Delizie al limone
- Minestra di riso con pollo al limone
- Rotolo al limone
- Sorbetto al limone
- Calamaretti al profumo di limone
- Risotto al limone, rosmarino e provola affumicata
Conservazione
Il tuo liquore si conserverà perfetto in freezer per 1/2 mesi se lo conserverai in un contenitore ben chiuso.
Curiosità
*La nascita degli amari e dei liquori infusi si colloca nel medioevo arabo, quando si affermò l’Alchimia, ovvero l’arte di ricavare gli estratti dai vegetali per realizzare infusi e decotti da utilizzare a scopi medicamentosi. La prima notizia ufficiale di una bevanda simile a un amaro risale del 1300, quando l’alchimista catalano Arnaldo da Villanova (insegnante presso l’Università di Montpellier), utilizzò un infuso di erbe per curare papa Bonifacio VIII durante il Giubileo e ne codificò la ricetta nel De Aquis Medicinalibus. Da allora si diffuse presso i monasteri la tradizione di distillare bevande amare dalle proprietà benefiche, dapprima utilizzate a scopi salutistici e poi anche a scopi “ricreativi”, per un consumo domestico.
*L’Italia è considerata la patria degli amari e dei liquori. E pare che ogni provincia del Paese possegga almeno una ricetta locale ufficialmente riconosciuta.
*Per legge si può parlare di liquore amaro quando il prodotto è ottenuto dall’infusione o aromatizzazione di un solvente con erbe e sostanze alimentari come cortecce, bacche e radici (che costituiscono il “soluto”). Tale bevanda deve presentare un grado alcolometrico di almeno 15°, e lo zucchero per litro deve essere sotto la soglia del 10%, altrimenti si parla di liquori.
(infusione fredda o macerazione; infusione calda)
*I metodi produttivi degli amari e dei liquori sono molteplici (infusione fredda o macerazione; infusione calda; aromatizzazione; distillazione) e possono essere utilizzati tutti o in parte per ottenere il miglior risultato finale.