Una pizza gourmet senza pomodoro ma con una golosa farcitura a base di mortadella, burrata e pesto di pistacchi. Ideale per uno spuntino goloso, una merenda al sacco o da servire sulla tavola dell'aperitivo

Pizza bianca con mortadella, burrata e pistacchi

  • Preparazione: 0h 30m
  • Cottura: 0h 12m
  • Riposo: 3h 0m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 2 pezzi
  • Metodo cottura: Forno
  • Cucina: Italiana

Una pizza gourmet che si allontana dalle ricette più tradizionali della pizza campana, rinunciando alla classica farcitura a base di salsa di pomodoro, mozzarella e altri ingredienti a scelta, per accogliere mortadella, burrata e il pesto di pistacchi, un condimento che reinterpreta il classico pesto alla genovese. Puoi consumarla come piatto unico, come street food o spuntino goloso, ma puoi anche servirla e sul buffet dell’aperitivo, magari per accompagnare un buon cocktail!

Ingredienti

per 2 pizze da 26 cm di diametro

Per l’impasto

  • Farina manitoba 500 g
  • Acqua 320 g
  • Olio extravergine d’oliva 20 g
  • Lievito di birra disidratato 3.5 g
  • Sale 10 g

Per il pesto di pistacchi

  • Pistacchi tostati non salati100 g
  • Formaggio grattugiato 25 g
  • Pecorino grattugiato 25 g
  • Aglio mezzo spicchio
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Basilico fresco 5 g
  • Sale q.b.

Per la salamoia

  • Acqua 20 g
  • Olio extravergine d’oliva 20 g

Per farcire

  • Mortadella a fette 180 g
  • Burrata 250 g
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Granella di pistacchi 2 cucchiaini

Allergeni

Cereali e derivati Latte Frutta a guscio

Procedimento

per L’impasto

In una planetaria munita di gancio unisci alla farina il lievito. Versa l’acqua in un bicchiere e aggiungi l’olio, il sale e mescola per scioglierlo. Aziona la planetaria e incorpora poco alla volta il contenuto della caraffa fino al completo assorbimento. L’impasto si deve attorcigliare attorno al gancio staccandosi dalle pareti della planetaria.

Una volta pronto, disponi l’impasto su un piano di lavoro, dividilo in due parti uguali e lavoralo per ottenere due palline, che metterai in due ciotole unte e coperte con pellicola trasparente. Lasciale lievitare per 2 ore nel forno spento fino al triplicamento del loro volume iniziale.

Quando l’impasto sarà lievitato, prendi due teglie, ungile di olio evo sul fondo e adagia una pallina in ognuna di esse. Stendi l’impasto con i polpastrelli fino a formare la tipica pizza con il bordo più alto. Lascia poi lievitare i due impasti una mezz’oretta nel forno spento.

Il pesto di pistacchi

Lava per bene il basilico nell’acqua fredda. Poi elimina delicatamente l’acqua in eccesso, stacca le foglie e falle asciugare su di un canovaccio asciutto e pulito.

Inserisci in un piccolo frullatore dotato di lame i pistacchi, il formaggio grattugiato, il Pecorino, le foglie di basilico intere e il quarto di spicchio d’aglio privato dell’anima. Aggiungi l’olio e inizia a frullare fino a ottenere un composto cremoso.

A questo punto trasferisci il pesto in una ciotola e tienilo da parte.

per la salamonia

Prepara una salamoia fatta con acqua e olio; emulsionala con i rebbi di una forchetta e spennellaci il centro delle pizze (non i bordi).

COTTURA

Preriscalda il forno in modalità statica a 250°, quindi inforna le basi lievitate per 12 minuti.

Quando saranno dorate, sfornale e adagiaci sopra la mortadella, la burrata e il pesto di pistacchi. Termina con un giro di olio evo e della granella di pistacchi. Pizze pronte!

Note & consigli

* Il tempo delle lievitazioni è sempre indicativo, perchè come sai dipende tutto dalla temperatura dell’ambiente. Sai come avere un lievitato perfetto? Ti lascio il mio tutorial!

*Per un pesto ancora più verde e brillante puoi armarti di pazienza ed eliminare la pellicina dai tuoi psitacchi, dopo averli scottati in acqua bollente!

*Più frullerai e più otterrai un pesto cremoso dal colore uniforme; viceversa, otterrai un pesto più granuloso, puntinato e piuttosto rustico, a seconda delle tue preferenze.

Varianti della ricetta

Se vuoi provare altre ricette che hanno come protagonista la burrata ti suggerisco anche:

Conservazione

La tua pizza sarà deliziosa appena sfornata, ma prima di farcirla puoi anche congelarla!

Curiosità

*La burrata è nata nella prima metà del Novecento in provincia di Bari, secondo la leggenda per merito di un casaro (tale Lorenzo Bianchino) che, rimasto isolato nella masseria a causa di un’abbondante nevicata senza poter trasportare il latte in città, iniziò a recuperare la panna che affiorava naturalmente da quest’ultimo e, per conservarla creò un involucro con la pasta della mozzarella e ve la inserì all’interno (come un tempo si faceva con il burro) insieme agli avanzi della mozzarella stessa. Il risultato fu un prodotto delizioso, simile a una mozzarella nell’aspetto ma con un cuore delizioso e appunto “burroso” (da qui il nome “burrata”).

*Un tempo la burrata veniva avvolta in foglie di piante tipiche dell’altopiano della Murgia (che in più trasferivano al prodotto un particolare gusto aromatico) e poi confezionata all’interno dei gambi dell’asfodelo giallo, raccolti prima della fioritura, scottati con acqua e aceto e conservati sott’olio.

 

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